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Oggetto di questo studio sono le lingue naturali e il linguaggio nella concezione erodotea, e la terminologia metalinguistica adoperata da Erodoto. Gli interessi erodotei in questo campo si inseriscono in una duplice cornice, quella dell'etnografia di matrice ionica e quella degli studi sul linguaggio e sulle forme di comunicazione sviluppatisi in ambito sofistico. All'interno di questo contesto, lo sguardo erodoteo mostra una propria specificità, riassumibile in una breve considerazione: l'indagine dei fenomeni di comunicazione linguistica è condotta da Erodoto attraverso strumenti metodologici e parametri che hanno molto in comune con la coeva riflessione sul linguaggio, e tuttavia ciò avviene a partire dall'osservazione della pluralità dei linguaggi compresi nell'ecumene e non a partire da un'analisi interna al lessico e alle strutture della lingua greca. L'autore sceglie di porre al centro del suo lavoro la considerevole quantità di osservazioni esplicite, contenute in Erodoto, sui problemi di natura linguistica, siano questi rappresentati dal significato di termini stranieri, dall'evoluzione dell'alfabeto in rapporto al mutare della lingua, dalle caratteristiche linguistiche di popoli del passato e del presente, dalle citazioni di oracoli e profezie che necessitano di un'analisi semantica verbatim etc.